Immaginate un parco logistico di 300.000 metri quadrati dove le facciate degli edifici si trasformano in tele per accogliere la creatività di urban artist di fama internazionale. Dove le opere campeggiano su grandi superfici. Dove 40.000 metri quadrati di pareti verticali si trasformano in una galleria d’arte a cielo aperto, espressione di otto urban artists che, ciascuno con il suo caratteristico stile, realizzano opere inedite e ispirate da una serie di parole chiave suggerite loro. Tra queste «cambiamento, innovazione, futuro», «cultura e talento», «inclusione e diversità», «integrità», «passione», «empatia», «sostenibilità», «impegno», «lavoro di squadra», «eccellenza», «natura».


Questo è quello che sta accadendo per la prima volta al mondo presso il Prologis Park Lodi dove l’arte entra di prepotenza per renderlo esteticamente più bello e per creare una continuità tra gli edifici e l’ambiente circostante. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione di CEVA Logistics, la società che opera preso il parco logistico, e a un team di professionisti tra i quali TUNED, la business unit del Gruppo Lombardini22 specializzata nell’applicazione delle neuroscienze in architettura, e l’art director Enrico Sironi HEMO.

Le opere potranno essere osservate, studiate e ammirate dagli “abitanti del parco” sia attraverso aree servizio pensate e disposte come terrazze del “belvedere” sia attraverso un vero e proprio nuovo percorso realizzato all’interno del parco.

Le realizzazioni di ETNIK, FONT, HITNES, MADE, MACS, SEA CREATIVE, JOYS e VESOD rientrano nel progetto PARKlife™ sviluppato da Prologis a livello internazionale e che mira a mettere al centro non solo le esigenze logistiche dei clienti ma soprattutto quelle personali e di benessere dei loro dipendenti.

Gli artisti sono già all’opera e rimarranno impegnati sul campo fino a inizio giugno per realizzare opere che, seppure diverse per stile e interpretazione, costruiscono un dialogo serrato tra loro e l’ambiente circostante e che costituiscono al contempo una interessante fotografia della migliore creatività urbana attiva in Italia. Filo conduttore, oltre alle parole chiave è il rapporto con la natura esaltato dalla presenza di giardini verticali all’interno di alcune opere.

Il progetto PARKlife™ a Lodi prevede anche la riqualificazione di parte del verde con l’introduzione di piante ad alto fusto dai cromatismi diversi che riequilibrano gli spazi e l’ambiente creando così un naturale dialogo con le opere presenti sugli edifici. E’ inoltre prevista la realizzazione di aiuole con erbacee perenni che assicurano ulteriore variabilità cromatica e zone a prato ad uso dei frequentatori il parco.

PARKlife™ rappresenta un cambio di paradigma nello sviluppo dei parchi logistici di Prologis. L’obiettivo è quello di pensare al parco logistico sempre più come un luogo di socializzazione, un piccolo centro urbano dove sarà possibile trovare una serie di servizi che vanno ad arricchire la giornata lavorativa: dal trasporto pubblico ai servizi, dalle attività possibili nel tempo libero ad occasioni di incontro. L’idea stessa di sostenibilità si allarga e diventa anche fruibilità e vivibilità degli spazi. Si pone quindi sempre maggiore attenzione sia alle aree interne come ad esempio sale relax, sale polifunzionali ecc. sia a quelle esterne con la realizzazione di spazi di ricreazione e di svago, campi da gioco, percorsi pedonali sicuri, sentieri della salute e piste ciclabili, zone ombreggiate, riprogettazione del verde, che permettono a quanti vivono il parco di fare attività fisica o di rilassarsi.

Il progetto pilota presso il Prologis Park Lodi permetterà di trarre indicazioni importanti al fine di identificare quali sono gli elementi PARKlife™ che risultano essere più graditi e che contribuiscono ad un maggior benessere dei frequentatori del parco per poi essere introdotti anche in altri parchi logistici Prologis in Italia.

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